Il Centro Studi Euro Mediterraneo nasce per concorrere agli obiettivi che l’Unione Europea ha predisposto, in attivazione delle politiche a supporto della regione euromediterranea.
Il partenariato scaturito dalla Dichiarazione di Barcellona, in coerenza al quale il Centro Studi intende operare, privilegia tre campi diversi di intervento: politico e di sicurezza, economico e finanziario, sociale e culturale e si sviluppa nelle azioni-obiettivo di seguito declinate:
Da ciò discende l’apertura ad una sinergica collaborazione con i soggetti pubblici e privati ricadenti nei Paesi dell’area euromediterranea.
Il Centro Studi Euro Mediterraneo si propone, dunque, di promuovere e supportare politiche sociali, socio-economiche e del lavoro che sappiano coniugare le potenzialità che il binomio Europa e Mediterraneo andrà ad apportare alle diverse comunità territoriali, con la ricerca costante di dialogo con la società della conoscenza attraverso scelte innovative che si pongano in linea anche di discontinuità rispetto agli assetti preesistenti di tipo normativo e/o educativo-pedagogico.
In questo particolare momento storico, il sistema educativo e formativo, così complesso e dinamico, non è in grado di offrire risposte semplici ed approcci facilitati, alle questioni di fondo comuni all’intero settore, risultando pertanto più utile adattare una strategia basata su “risposte” puntuali e contestuali, diversificate e graduali, legate tutte ad un unico paradigma:
È NECESSARIO APPRENDERE SEMPRE, CONTINUAMENTE, LUNGO TUTTA LA VITA (FORMAZIONE PERMANENTE E RICORRENTE)
…nell’attesa di una legge fissi con chiarezza i principi fondamentali in tema di apprendimento permanente e lifelong learning.
Il Centro Studi Euro Mediterraneo, nell’ambito della propria attività di studio e ricerca, si impegna a concorrere per promuovere:
Il Centro Studi Euro Mediterraneo, fermi restando gli ancora attuali principi contenuti nelle Carte fondamentali (a dettare sviluppi, applicazioni e limiti), ritiene strategico porre attenzione al bilanciamento tra le scelte personali (e familiari) e le esigenze sociali e produttive della Comunità, nella convinzione che, promuovere e contemperare queste diverse “libertà” nel sistema educativo costituisca un dovere fondamentale, particolarmente verso le nuove generazioni, al fine di connotare sempre democraticamente (e, dunque, nelle libertà) il rapporto insegnamento/apprendimento e far maturare la consapevolezza critica e riflessiva della persona.
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